domenica 22 luglio 2012

L'aiuto del cane con i pazienti Alzheimer (ricerca)

                 Contatti individuali in piccoli gruppi

            Il progetto in questione nasce dallincontro tra la Pet-Therapy e lApproccio Capacitante ed è rivolto agli ospiti con diagnosi di demenza associata a disturbi del comportamento.
 Il progetto si è svolto presso la RSA Don Leone Porta di Milano.
            La Terapia Assistita dagli Animali si basa sul beneficio emotivo che si ottiene dalla relazione positiva, che si crea tra lutente e lanimale (il Cane). La Pet-therapy, quindi, è un trattamento terapeutico che si avvale della stretta  collaborazione del cane. Il cane, condotto a svolgere questattività,  diventa uno strumento per orientare emozioni, pensieri negativi e aspetti critici spostandoli da se stessi e concentrandosi sui bisogni del cane (spazzolarlo, riempirgli la ciotola, educarlo con particolari comandi). Tutto ciò, indirettamente, aiuta lospite a relazionarsi con un altro essere vivente, oltre che a ridurre ansia e aggressività.
LApproccio Capacitante è una tecnica dintervento, che cerca di creare le condizioni affinché la persona possa sentirsi capace di svolgere unattività, così come riesce senza sentirsi in errore. Pone, infatti, attenzione a ogni manifestazione dellanziano, accogliendola e comprendendola. La proposta dellApproccio Capacitante consiste nel riconoscere lautonomia dellanziano fragile, piuttosto che nel promuoverla; nel considerare la sua autonomia come un mezzo, su cui far leva per i programmi di riabilitazione, prima che come fine della riabilitazione stessa ( P. Vigorelli, lApproccio Capacitante Franco Angeli, 2010). La persona che vive in Rsa, deve avere la possibilità di parlare, di esprimere le sue emozioni e poterle riconoscere, senza che siano giudicate improprie. Deve poter decidere sulle cose che la riguardano.
Nel ricovero in RSA, la persona perde progressivamente la sua autonomia, pur essendo ancora capace di svolgerla. Come se si spegnesse progressivamente. Lipotesi di questo nuovo Approccio è che, la diminuzione delle competenze di base (competenza a parlare, competenza a comunicare, competenza emotiva, competenza a contrattare e competenza a decidere) portano alla successiva diminuzione delle competenze per le ADL (mangiare, camminare, vestirsi,ecc). Attraverso il riconoscimento delle competenze elementari, così come lospite è in grado di esprimerle, si favorisce il mantenimento della sua autonomia.
Alla luce di quanto esposto, la pet- therapy, per le caratteristiche prima delineate, favorisce nellospite, che non parla, si isola e si mostra aggressivo portando gli altri ad allontanarsi, la possibilità di esprimere le proprie emozioni, pensieri, ricordi come è in grado di fare e senza sentirsi giudicato, favorendone il riconoscimento.

Obiettivi:

         riconoscimento e risveglio delle Competenze elementari.

Disegno dello studio

            Il progetto è articolato in incontri, che si svolgeranno presso la Rsa Don Leone Porta di Milano, due volte al mese (ogni 15 giorni), per quattro mesi consecutivi. Ogni incontro ha una durata di circa 40 ed è condotto dalla psicologa, con la presenza del conduttore cinofilo e del cane (labrador retriver).
            Sono stati individuati due gruppi di lavoro (Grupppo A e Gruppo B), a cui sono stati associati due diversi cani (Olivia- gruppa A e Argo- gruppo B), in quanto presentano elementi distintivi che bene si adattano alle peculiari caratteristiche dei due gruppi (vedi casistica).
La valutazione si è svolta applicando per il gruppo A il test: MMSE. Per il gruppo B, invece oltre al MMSE abbiamo inserito: Cornell Scale e Ucla-NPI. Per entrambi i gruppi la somministrazione è avvenuta prima dellinizio dei gruppi (tempo 1) e dopo la fine del progetto (tempo 2). A questi abbiamo aggiunto delle schede osservative (L.Pergolini e R. Reginella, Educazione e Riabilitazione con la pet-therapy, ed. Erikson), a doppia risposta (si-No) che permettono di evidenziare le possibili variazioni date dal lavoro effettuato con il cane. Le schede osservative, sono compilate dallo psicologo alla fine degli incontri, in cui gli items riguardano:
         rapporto ospite- conduttore- ospite: mantiene il contatto visivo con lanimale e mantiene il contatto visivo con il conduttore ;
         rapporto ospite-ospite: interagisce con gli altri utenti;
         competenze elementari: mostra segnali di rilassamento, mantiene lattenzione e la concentrazione,  del lavoro svolto ricorda; utilizza parole nuove e quante parole ( in questo caso si ha a disposizione il seguente range: 0, tra 0 e 3, tra 3 e 5, più di 5)


Casistica

Abbiamo individuato due gruppi: Gruppo A e Gruppo B.
Gruppo A: composto da 8 donne con diagnosi di DA e riduzione del linguaggio, con unetà media di 80anni e residenti da circa 3 anni in RSA. Dalla prima valutazione (tempo 1)risulta: 6 persone con MMSE non somministrabile e 2 con un punteggio rispettivamente di 14/30 e  21/30.
A questo gruppo è stato associato il Cane Olivia. Più piccola rispetto al resto del gruppo, preferisce giochi dinamici, in cui riesce a coinvolgere gli ospiti del gruppo.

Gruppo B: 8 persone, di cui 4 uomini e 4 donne con diagnosi di DA, associata a disturbi del comportamento e disturbi affettivi ( depressione e apatia), con unetà media di 85 anni e ricoverati da circa 3 anni in RSA. In questo caso, oltre al MMSE, ritroviamo: L Ucla e la Cornell Scale, con i seguenti punteggi: pz 1: MMSE NS, UCLA 40, CORNELL 10. il pz 1 è un ospite con importanti disturbi del comportamento, molto aggressivo rendendo particolarmente difficile la sua gestione; pz 2: MMSE 18/30, UCLA 10 , CORNELL 2. questo pz ha un livello cognitivo maggiore,  con apatia; pz 3: MMSE 13/30, UCLA 5, CORNELL 8; minore livello cognitivo, ma semptre apatia.  Pz 4: MMSE NS, UCLA 28, CORNELL 3. in questo caso i disturbi del comportamento (più di tipo verbale che fisico), non permettono di somministrare MMSE. Pz 5 MMSE 18, UCLA 16, CORNELL 8. Il pz ha uno scarso orientamento spazio-temporale, ma apatia; pz 6 MMSE NS, UCLA 14, CORNELL 8. lapatia  e la depressione non permette di somministrare MMSE; pz 7: MMSE 13, UCLA 18, CORNELL 9. Anche in questo caso è laggressività verbale che interrompe la somministrazione del MMSE, pur essendo in grado di rispondere;   pz 8: MMSE NS, UCLA 10, CORNELL 10. La depressione e lapatia non permettono di somministrare MMSE.
Come si evince, la presenza di importanti disturbi del comportamento e affettivi, limitano il punteggio al MMSE. Dallosservazione clinica, però si nota, che non sono particolarmente compromessi dal punto di vista cognitivo a differenza dal gruppo A.

           A questo gruppo è stato associato il cane Argo. Il cane Labrador retriver di 10 anni è stato scelto, perché si presta molto volentieri a coccole e carezze. Riuscendo a mantenersi nella posizione di relax (disteso sopra il tavolo) per tutta la durata dellincontro.

Risultati
Lattività è stata divisa in tre momenti:

Gruppo A- cane Olivia
         Accoglienza: Ci si riunisce in piccolo gruppo in un luogo adeguato, ampio, adatto per giochi dinamici e privo di distrazioni, per permettere agli ospiti e al cane di concentrarsi sulla reciproca interazione. Si saluta il cane , se ne rievoca il nome e lattività preferita. Segue un momento di verbalizzazione spontanea dei pensieri degli ospiti, in cui ciascuno parla come riesce. Lo psicologo, in questa fase, cerca di non porre domande e di favorire lespressione libera delle emozioni e la successiva rielaborazione. Successivamente seguono quasi sempre momenti di coccole al cane e ciascuno si occupa del suo benessere. Gli ospiti spesso raccontano dei loro cani o di altri animali conosciuti durante la loro vita.
         Gioco: vengono invitati a lanciare un oggetto del cane, dando dei comandi, elogiandolo e ricompesandolo con un biscotto.
         Saluto: momento di coccole e carezze al cane, con limpegno per un nuovo appuntamento.


 
In questo caso, anche gli ospiti con isolamento sociale, riescono a mantenere il contatto visivo con lanimale e iniziano ad interagire, come sono in grado, con il conduttore del cane e in alcuni casi anche con gli altri ospiti. (Grafico A-1, A-2 e A-4).


La presenza del cane e il successivo lavoro, favorisce la comparsa, negli ospiti, di segnali di rilassamento: sorridono, il volto appare più disteso, e riducono il wondering, rimanendo sedute o ferme per tutta la durata dell'incontro (grafico 3-A , 9-A)




Compaiono nuove parole (grafico 5-A e 6-A). Ricordiamo che hanno un punteggio MMSE non somministrabile


Scambio comunicativo 1                                                            
Ospite 1: Ho paura;                                                                      

Ospite 2: Non fa niente;     
Ospite 3 : che bello!;                                                                     
Ospite 1: la paura via di qua, mandiamo via la paura;

Da questo breve scambio, in ospiti che generalmente  parlano poco e mai tra di loro, si evidenzia una comunicazione linguisticamente corretta, in cui lo scambio comunicativo e'caratterizzato da aiuto reciproco.

                                
Ricordano una parte del lavoro svolto nellincontro precedente, ripetendo i movimenti per poter "giocare" con il cane Olivia.


 Gruppo B-Cane Argo

         Accoglienza: a differenza del Gruppo A, in cui il cane si fa trovare in un luogo ampio adatto per il suo movimento e per giochi più dinamici, nel Gruppo B il cane, Argo, si fa trovare disteso su un tavolo, in un luogo più riservato, lontano da fonti rumorose, tale da creare uno spazio tranquillo.
         Relax: gli ospiti, posti intorno al tavolo, sono invitati a fare delle carezze al cane, usando anche delle apposite spazzole. In questa fase i conduttori sottolineano lespressione emotiva e la tranquillità dellanimale. Tale aspetto offre linput per segnalare anche la tranquillità dellospite nellesecuzione delle carezze. Si nota che, la semplice visione del cane, seguita da questo momento di relax, favorisce una maggiore tranquillità dellospite, evidenziata da espressione del viso più disteso e con sorrisi, un tono di voce tranquillo e pacato, una maggiore verbalizzazione. Unaspetto importante, che abbiamo riscontrato, riguarda luso, da parte del personale assistenziale, nel ricordare con lospite questo momento trascorso con il came Argo. La rievocazione, infatti, favorisce nellospite una maggior tranquillità, mostrandosi più disponibile nelle manovre assistenziali, ampliando lo scambio comunicativo e riducendo i comportamenti aggressivi.
         Saluto: si saluta lanimale, dando un ultimo biscotto e si definisce lappuntamento successivo

Rispetto al gruppo precedente, il contatto visivo è rivolto sempre al cane e al conduttore.
Mostrano, anche in questo caso, segnali di rilassamento, come abbiamo evidenziato in precedenza. Da sottolineare come, alcuni ospiti che generalmente hanno sempre la fronte  corrugata e lo sguardo arrabbiato, si mostrano, allincontro, immediatamente sorridenti e loquaci e iniziano ad interloquire con gli altri ospiti. Cosa che non avviene fuori da questi incontri.(Grafico 3-B, 4B)



Mantenendo lattenzione per tutta la durata del tempo., ricordando ciò che abbiamo fatto nella seduta precedente.

In qualche caso le parole dette risultano organizzate in frasi semplici, sufficientemente coese e coerenti: (Grafico 7-B e 8-B).

Ospite 1: Argo di Ulisse il cane                                      Ospite 2: sono migliori degli uomini
Ospite 3: il mio cane faceva la stessa cosa                  Ospite 3: quanto è bello

Discussione

            In questa fase, possiamo osservare i grafici dei punteggi ai test nei tempi T1 e T2.

           Si riscontra la presenza di 4 MMSE somministrabili, rispetto al T1, (grafico A Tempo 2) con un punteggio rispettivamente di: pz 2: 4/30, Pz 4: 6/30; PZ 5: 21/30 e PZ 7: 4/30. Pz 1, 3, 6, 8 rimangono con un punteggio NS. Questo dato è spiegabile dalla presenza del cane. In questo gruppo, infatti, anche se ritroviamo persone, con deficit cognitivi più marcati e diminuzione importante del linguaggio, si osserva che la rievocazione del cane e del lavoro effettuato nel gruppo, durante la somministrazione dei test, ha creato un rapporto più sereno, non sentendosi giudicati durante la somministrazione dei test, che prima portava ad unulteriore chiusura della comunicazione.


Nel gruppo B, si evince subito la mancanza di quattro ospiti (2-3-7-8), di cui alcuni sono deceduti e altri sono ritornati a domicilio.
Dai grafici emerge un punteggio Ula in PZ 1, Pz 4, PZ 5 e PZ 6. in diminuzione. Rispetto al T1 (Grafico B-tempo 1) pz1 è passato da un Ucla di 40 ad un punteggio di 25 con un punteggio alla Cornell scale stabile; PZ 4 è passato da 28 a 20 con un punteggio alla Cornell Scale invariato; PZ 5 è passato da 12 a 10 con punteggio alla Cornell Scale in leggera diminuzione da 13 a 10; e pz 6 è passato da 13 a 10, con Cornell Scale invariato. Da unosservazione, gli ospiti coinvolti in gruppo si mostrano più sereni e interagiscono maggiormente con il personale assistenziale.

Concludendo, possiamo dire, che lintegrazione dell Approccio Capacitante e della Pet- Terapy  favorisce un risveglio delle Competenze elementari e, in ultima analisi, il Riconoscimento del paziente con demenza nel suo essere persona.



Bibliografia
-          Vigorelli P. LApproccio capacitante. Come prendersi cura degli anziani fragili e delle persone malate di Alzheimer, Franco Angeli 2012.
-          Pergolini L., Reginella R., Educazione e Riabilitazione con la pet-therapy, ed. Erikson 1990

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